say no to trash n.4

 

“Cult-” di Mary Cinque nasce dall’unione di due “racconti pittorici” affini, il racconto “dei luoghi” e quello “delle cose”.

Il titolo della mostra richiama la comune radice che i termini coltura e cultura hanno,

mettendo in evidenza il forte legame che unisce i due concetti.

Luoghi e oggetti sono rispettivamente il contenitore e il contenuto dentro e intorno a cui l’uomo vive,

con cui interagisce e su cui opera modificandoli continuamente entrambi.

Il rispetto per l’ambiente così come la sua capacità di creare cose sono entrambi espressione di civiltà,

ed alla base dell’individuazione della necessità di armonia fra i nostri bisogni e il mondo che ci circonda c’è appunto la cultura.

I lavori della serie “Oleum” si ispirano al Mediterraneo e alla capacità evocativa che la sua vegetazione,

la luce, gli odori e i suoni ha sui popoli che nascono e vivono quei luoghi.

E’ facile riconoscere sui fogli di carta forno grezza e carta riciclata di cioccolatini, tracciati con smalto nero,

l’odoroso mirto, il perseverante lentisco e le nodose radici di ulivi secolari.

 

 

 

Forme comuni a luoghi geograficamente anche molto lontani fra loro ci  ricordano che anche noi siamo,

come gli ulivi e i suoi frutti, nati dalla terra, grazie alla forza della natura.

Il messaggio è semplice e complesso allo stesso tempo: veniamo dalla terra

e per questo dobbiamo occuparcene, come fa l’arte con tutto ciò che incontra.

Dai luoghi si passa agli oggetti: dalle delicate linee degli Oleum si passa alla serie Display.

12 piccole tele ritraggono oggetti e prodotti di uso quotidiano, piccoli capolavori di design a cui le aziende produttive

dedicano, in gran parte dei casi, anche una particolare etica del ciclo produttivo.

Un omaggio all’ingegno umano, soprattutto quando è in grado di fondere bellezza

e attenzione per l’ambiente, la salute, la tradizione.

say no trash n.4, a cura di Chiara Reale

 

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